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“Sognare, pensare, convincersi e poi riuscire a cambiare Galatina”. Fabio Vergine si presenta alla città

“Sognare, pensare, convincersi e poi riuscire a cambiare Galatina”. Fabio Vergine si presenta alla città

“Idee, azioni, soluzioni inclusive per la città”. Sono queste le parole chiave della presentazione di Fabio Vergine e del progetto “Galatina Spazio Aperto” che si è tenuta ieri in piazza Alighieri al cospetto di numerosi cittadini e sostenitori dell’imprenditore e docente universitario. Per il “nuovo contenitore socioculturale” inizia, quindi, la campagna elettorale in vista delle elezioni amministrative della prossima primavera.

“Affrontiamo quello che dovrà essere un tentativo rivoluzionario che si deve tradurre in questi concetti: sognare, pensare, convincersi e poi riuscire a cambiare Galatina, Galatina nostra, tutti insieme e nessuno escluso – ha esordito Fabio Vergine dopo aver ringraziato tutti i presenti per la partecipazione.

Dopo aver raccontato i suoi percorsi di studio nelle scuole e negli istituti superiori della città e l’attività sportiva svolta da giovanissimo sui campi e negli oratori cittadini, Fabio Vergine ha spiegato le motivazioni che lo hanno spinto a scendere in campo per dare il proprio contributo di sviluppo per Galatina.

“Mi presento alla città con grande entusiasmo, in una giornata carica di significati e densa di emozioni – ha dichiarato Vergine – è da tempo che ricevo sollecitazioni da tanti amici con i quali condivido programmi, progetti, riflessioni, considerazioni sulla nostra Galatina, sulla città di oggi e di domani. Il 2022 non sarà un anno come gli altri e le prossime non saranno elezioni qualsiasi. Viviamo degli anni che ci stanno lasciando letteralmente senza fiato e si sta cercando, con uno sforzo immane, di superare una grave crisi”.

Rivolgendosi alla platea di galatinesi presenti in piazza, Fabio Vergine ha aggiunto: “Mi chiedo e vi chiedo: potremmo mai perdonarci se non ci impegnassimo tutti in questo momento? Può la classe dirigente, la classe produttiva e intellettuale di Galatina non porsi la domanda e non mettersi a disposizione di tutti per portare un contributo all’idea, alla visione di quella città che dovrà essere nel 2030? Esiste una fase delle vita in cui si possono rivendicare i diritti, ma esiste un’altra fase, molto più importante, in cui bisogna assumere doveri. Questa fase è proprio ora, inizia oggi”.

Parlando del progetto Galatina Spazio Aperto, Vergine ha evidenziato che si tratta di “uno spazio inclusivo, partecipato, un contenitore di progetti, idee e sogni che devono essere tramutati in fatti ed azioni concreti. E’ un progetto aperto a tutti, senza distinzione di colori politici, senza guerre ideologiche, che si prefigge di parlare di Galatina non solo tra le mura cittadine. Perché questo non basta. Bisogna parlare del futuro che ci aspetta. Vi è una novità in questo progetto che è quella che sin da oggi deve essere la peculiarità che ci contraddistingue, quel tratto distintivo di ognuno di noi che ci farà fare quel salto di qualità rispetto agli anni passati e alle tante esperienze che hanno deluso. Insomma, ognuno di noi deve divenire ‘artigiano di pacificazione’, sociale e culturale. Dove creiamo questo possiamo allora sognare di costruire pacificazione politica. Ecco che il nostro percorso, il nostro impegno sarà uno sforzo giornaliero a rendere bella la campagna elettorale, sempre volta ad unire e mai a dividere. Sono sicuro che riusciremo ad estirpare l’erba cattiva della maldicenza sottovoce ad ogni costo e della spinta al ribasso in cui, purtroppo, molte campagne elettorali cadono”.

Un passaggio doveroso al PNRR che, secondo il rappresentante di Galatina Spazio Aperto, “sarà l’ultima occasione che abbiamo per agganciare una possibilità di futuro per la città ed i suoi giovani, per cambiare il volto a Galatina e all’intera area vasta dei comuni limitrofi che la circonda. Galatina non è soltanto una grande città ma anche una grande comunità, cuore pulsante del Salento, naturale punto di riferimento di un’area molto più ampia”.

Infine, Fabio Vergine ricorda una frase di Don Lorenzo Milani: “A cosa serve tenere le mani pulite se poi si decide di tenerle inoperose in tasca?”. Rivolge così un invito ai galatinesi: “Non cadiamo nella tentazione di rimettere le mani in tasca, non cadiamo in quello stagno pieno di livori, personalismi, di ruggini antiche, di giudizi e pregiudizi. Non lo dobbiamo fare perché ognuno di noi ha scritto in fondo al cuore tre parole magiche: Galatina ti amo”.

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